
Cosa si intende per demenza senile e quali sono i sintomi?
Il termine demenza senile indica una riduzione progressiva delle funzioni cognitive (le capacità che ci permettono di percepire il mondo che ci circonda e di intrattenere relazioni con gli altri) che interferisce significativamente con lo svolgimento delle attività della vita quotidiana, con esordio nell’età avanzata.
Villa Serena, nata nel 1973 a Bologna come Casa di Riposo, è dedicata all’assistenza di anziani non autosufficienti.
La struttura accoglie ospiti con elevato fabbisogno clinico-assistenziale, con necessità di assistenza sanitaria ivi compresa la riabilitazione, supervisione e/o aiuto nello svolgimento delle attività di base della vita quotidiana, nonché attività utili al mantenimento e allo svolgimento di attività di socializzazione e di ripristino delle funzioni cognitive.
Tornando al termine “Demenza senile” esso comprende:
- le forme degenerative primarie, causate dalla degenerazione delle cellule cerebrali: malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale e demenza a corpi di Lewy;
- le forme vascolari, causate da un ridotto afflusso di sangue al cervello, come avviene negli ictus ischemici o emorragici: demenza vascolare e mista;
- le demenze in corso di altre malattie neurologiche, come la malattia di Parkinson, la malattia di Huntington e altre patologie.
I sintomi della demenza si dividono in cognitivi e non cognitivi.
I sintomi cognitivi derivano dalla compromissione delle funzioni cognitive:
- Memoria soprattutto a breve termine, con difficoltà a ricordare eventi recenti, nomi, appuntamenti, scadenze
- Ragionamento e capacità di giudizio: difficoltà nel risolvere problemi abituali, prendere decisioni appropriate, nel valutare correttamente le situazioni
- Linguaggio: incertezza e incapacità di trovare il termine giusto e talora di comprendere il significato delle parole
- Abilità esecutive: difficoltà a svolgere compiti abituali, come abbottonarsi un vestito o allacciarsi le scarpe.
- Orientamento nello spazio e nel tempo: smarrirsi su percorsi noti o in ambienti familiari, dimenticare la data.
I sintomi non cognitivi della demenza si suddividono in sintomi psicologici e sintomi comportamentali, tutti racchiusi nell’acronimo anglosassone BPSD (Behavioural and Psychological Syntoms of Dementia).
I sintomi psicologici riguardano:
- Alterazione del contenuto del pensiero (deliri): i più frequenti sono la convinzione di essere derubati, la certezza che la casa in cui vive non sia la propria, che il proprio congiunto cospiri contro di lui, etc.
- Alterazione della percezione (allucinazioni e dispercezioni): le allucinazioni sono false percezioni in assenza di uno stimolo esterno reale: possono essere visive e uditive più frequentemente (vedere estranei nella propria casa, udire voci di bambini), olfattive o gustative più raramente (avvertire odori inesistenti o sapori non in relazione con il cibo). Le dispercezioni sono errori di identificazione: come non riconoscere la propria immagine allo specchio o ritenere di avere in casa personaggi presenti nello schermo del televisore
- Depressione: abbassamento del tono dell’umore fino al pianto o alla disperazione, la tendenza all’isolamento, sentimenti di inutilità, riduzione dell’appetito
- Apatia: perdita di interesse nelle attività abitualmente apprezzate, minore intraprendenza nel sostenere conversazioni e confronti, disinteresse nelle attività degli altri, ritiro sociale
- Ansia: irritabilità, sensazione di preoccupazione o paura, una manifestazione frequente è la richiesta ripetuta e incessante di notizie relative a un evento passato o futuro, paura di essere lasciato solo, talora con sintomi di accompagnamento come nodo alla gola, cerchio alla testa, vampate di calore, torcersi le mani.
I sintomi comportamentali della demenza comprendono iperattività motoria, agitazione, reazioni catastrofiche, disturbi del sonno e dell’alimentazione.
- Nell’iperattività motoria sono presenti irrequietezza, affaccendamento motorio afinalistico come girare per casa , comportamenti ripetitivi come vestirsi-svestirsi o aprire e chiudere i cassetti ripetutamente, pedinamento del famigliare che ha accanto.
- L’agitazione di può manifestare con comportamenti motori o verbali aggressivi (picchiare, tirare calci, sputare, offendere, insultare) o non aggressivi (tic, lamentele o vocalizzazioni persistenti).
- Le reazioni catastrofiche sono reazioni emotive improvvise ed eccessive sproporzionate rispetto all’evento che le ha scatenate, talora non riconosciute da chi si trova accanto alla persona malata (improvvisi scoppi di pianto, reazione aggressiva violenta)
- La disinibizione è l’agire d’impulso, in maniera inappropriata rispetto al contesto e talvolta senza autocontrollo nè rispetto delle convenzioni sociali: parlare a estranei come se si conoscessero, fare apprezzamenti sessuali, usare un linguaggio volgare.
- I disturbi del sonno rappresentano una disregolazione del ritmo sonno-veglia e possono manifestarsi in difetto o in eccesso, con insonnia notturna, ipersonnia o inversione del ritmo (dormire durante il giorno ed essere svegli di notte).
- I disturbi dell’alimentazione possono riguardare la quantità di cibo assunto (iperfagia per l’eccesso, anoressia per la riduzione), i tempi e la frequenza dei pasti, oltre a modifiche di gusto e predilezione dei cibi, con frequente viraggio verso i cibi dolci.
La presenza dei sintomi psicologici e comportamentali comporta una significativa riduzione della qualità della vita della persona affetta da demenza e del caregiver rappresentando la principale fonte di stress assistenziale e una delle prime cause di istituzionalizzazione.
L’obiettivo a Villa Serena è combattere la solitudine e l’isolamento che sopraggiungono, a volte, con l’età avanzata. Offriamo ai nostri ospiti attenzione, cura e considerazione con una intensità e una continuità non sempre raggiungibili in famiglia, ove sempre più spesso impegni di lavoro, problemi sanitari o altro mettono i componenti più giovani in difficoltà nell’affrontare un compito così gravoso e delicato come quello di assistere un anziano.
A Villa Serena l’affetto dei familiari si unisce alle nostre premure e si arricchisce della nostra esperienza trentennale, per fare in modo che la vita risulti ancora piena di interessi anche quando la forza, la prestanza e l’abilità degli anni migliori se ne sono andate
Testo e informazioni a cura della dott.ssa Maria Corneli medico geriatra della CRA Villa Serena.